martedì 9 dicembre 2014

Bugie di inchiostro

Quando scrivo mento.
Mento a chi legge e a me stessa.
Mi lascio trasportare dal suono delle parole, seguo la musica. Creo uno spartito e un ritmo ogni volta diversi.
Se affido a Beatrice o a Emma pensieri e parole, lo faccio con il grande potere dell’autrice, con l’onnipotenza della narratrice. Quando il lettore trova un nome femminile nei miei romanzi è inevitabilmente portato a creare una sovrapposizione tra la protagonista e me, ma è solo vittima di un inganno.
La cosa curiosa è che quando scrivo, si tratti di un articolo su questo blog o di una frase sul mio profilo Facebook, o anche quando pasticcio con la penna su un foglio bianco, scrivo menzogne; seguo solo il suono delle parole per creare una sinfonia verosimile e, se questa è orecchiabile, il lettore si farà trasportare senza porsi troppi interrogativi. Posso quindi proiettare una parte di me stessa accondiscendente, o dolce e gentile, oppure posso mettere in luce la parte più sarcastica e pungente, o forse quella triste e malinconica. Questo è il bello dei mille volti della scrittura: perdere la propria identità e confondere il lettore .
In realtà (o forse no) è tutto così effimero e impalpabile come l’arcobaleno di luce  proiettato sul foglio bianco dai brillantini del mio anello posto sul dito che regge la penna mentre scrivo.

Suoni e luci sono le parole; contrasti cromatici su un foglio e suoni nella mente di chi legge. Nulla più che dolci bugie dal sapore di verità.

sabato 6 dicembre 2014

Proiezioni

Guardo la mia agenda sgualcita e scardinata. Restano ormai poche pagine bianche. Scorro i fogli pasticciati e pieni di annotazioni e ripercorro le piccole e grandi attività che ho portato a termine quest'anno. 
È tempo di bilanci e nuovi progetti!
La nuova agenda è pronta, ancora intonsa. Osservo le pagine candide, immacolate e provo ad immaginare quali parole, progetti e appuntamenti le riempiranno.
Mentre compilo la prima pagina con i miei dati proietto me stessa in un futuro che ancora non mi appartiene.
Ci sono molte nozioni e abilità nuove da imparare, tanti progetti da realizzare, un'infinità di libri da leggere e, spero, una moltitudine di pagine da scrivere.
La frase che per tutto il 2014 mi ha guidata è stata: "È ciò che pensi, ciò di cui parli e ciò che fai che determina ciò che arriva" (di Larry Winget).
Effettivamente mi sono arrivate molte cose a cui ho pensato intensamente, di cui ho parlato con entusiasmo e che ho fatto con determinazione, primo fra tutti ricordo l'onore di presentare un concerto dedicato a Giuseppe Verdi e di leggere alcune lettere scritte da lui o a lui.
Comunque il prossimo anno continuerò a pensare per produrre nuove attività, a parlare di nuovi progetti da realizzare o di vecchi non ancora ultimati, e soprattutto continuerò a fare, ad agire perché tutto ciò che desidero divenga realtà. Sono sicura pertanto che il prossimo anno porterà con sé nuovi amici, nuove conoscenze, nuovi viaggi.
Ci saranno frasi diverse che guideranno il mio 2015; alcune le ho appena scritte nella nuova agenda, altre le scriverò in seguito.
Il futuro non è ancora scritto ma le proiezioni fanno ben sperare.